IL BORGO DI ARNOSTO
Alla scoperta della Valle Imagna
Eccoci di nuovo nella incantevole Valle Imagna, questa volta alla scoperta del borgo di Arnosto!
Come mai proprio Arnosto?
Semplice, siamo stati attratti dalla sua storia e dalle sue caratteristiche architettoniche e paesaggistiche.
Ma non vogliamo svelarti tutto adesso…
Permettici di raccontarti con ordine la nostra giornata in questo paesino davvero singolare e dei suoi dintorni.
Come sempre, per i più pigri lasciamo qui il video che troverai comunque sul nostro canale YouTube.
Per tutti gli altri, non smettete di leggere!
Cosa troverai in questo articolo
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Arnosto: dove si trova e come raggiungerlo
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Storia e curiosità del borgo
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Cosa vedere nel bordo di Arnosto
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Cosa fare e vedere nei dintorni di Arnosto
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La nostra esperienza
Arnosto: dove si trova e come raggiungerlo
Giusto per essere chiari: il borgo di Arnosto è situato nel comune di Fuipiano Valle Imagna, in provincia di Bergamo.
Per raggiungerlo basterà quindi dirigersi verso Bergamo e poi salire dato che Arnosto si trova abbarbicato tra le montagne a poco più di 1000m di altezza.
Una volta raggiunto il borgo è possibile lasciare la macchina in via Prato del Sole, dove si trovano dei parcheggi gratuiti.
Da qui si può quindi partire alla scoperta di questo magico territorio!
Storia e curiosità del borgo
Questo borgo, anzi questa contrada, dall’altissimo valore architettonico e culturale risale al XIV secolo e fino al 1797 è stato sede della Dogana Veneta.
Le case infatti sono state costruite su un’antica rete viaria che delimitava il confine tra il Ducato di Milano e la Serenissima.
Il complesso rurale si trova nel punto più alto di tutta la Valle Imagna ed è a tutti gli effetti un tipico borgo di montagna come testimonia il fatto che ogni cosa è costruita in pietra, persino i tetti!
Devi sapere infatti che questo modo di costruire è tipico della zona alpina e viene utilizzato solo in Valle Imagna e nelle vicine due valli.
Ma questa non è l’unica peculiarità di questo luogo!
Il borgo di Arnosto è anche la struttura rurale meglio conservata della Valle Imagna.
Qui sono presenti ancora oggi nuclei abitativi integrati alla perfezione con la natura circostante.
Incredibile no?
Un’altra particolarità del borgo sono i portoni delle case.
Sì, hai capito bene!
Ci sono porte di tutte le fatture e di tutte le forme, ma le più particolari sono quelle a forma di T.
Questa scelta architettonica serviva infatti per riconoscere quali fossero gli ingressi delle stalle in modo che gli uomini che portavano i fasci di fieno sulle spalle potessero passarci senza difficoltà.
Astuto, vero?
Cosa vedere nel borgo di Arnosto
La contrada di Arnosto è suddivisa in 3 nuclei principali, ciascuno dei quali è caratterizzato da una parte in cui sono presenti gli edifici e da una dedicata all’agricoltura.
Dal punto di vista architettonico, il più particolare è l’agglomerato che si trova a nord.
Le case in questa zona sono visibilmente più ricche, più curate e disposte in maniera ricercata.
Tra le case spicca la Casa della Dogana di Venezia, un edifico imponente al cui interno sono presenti dipinti veneziani.
La zona sud del borgo, invece ospita la sede del Municipio, la Biblioteca Comunale e il Museo Etnografico.Questa era la parte più semplice dove un tempo vivevano i contadini con le loro famiglie.
Infine vi è la parte che si trova a nord-ovest, ovvero quella peggio conservata.
Al centro del borgo è presente una piccola cappella dedicata ai Santi Filippo Neri e Francesco da Paola.
In passato era utilizzata dagli abitanti della contrada e può contenere al massimo 20 persone.
La chiesetta è visitabile e al suo interno si possono ammirare degli affreschi davvero molto belli e pregiati.
Vicino alla cappella si trova una fontana, che con la sua acqua corrente fa risuonare il borgo dello sciabordio degli zampilli.
La funzione di questa fontana era duplice: serviva come abbeveratoio per gli animali, ma anche come luogo di igiene.
Le donne infatti si riunivano proprio qui per lavare i panni.
Cosa fare e vedere nei dintorni di Arnosto
Se visiti Arnosto non potrai assolutamente fare a meno di percorrere il sentiero di trekking che parte da Fuipiano e raggiunge la località Tre Faggi.
Devi infatti sapere che dal borgo partono numerosi sentieri per fare escursioni anche nelle valli vicine fino a raggiungere il Resegone.
C’è solo l’imbarazzo della scelta!
Tra tutti abbiamo scelto quello che porta ai Tre Faggi perché questi alberi sono una delle particolarità legate al borgo, nonché un punto panoramico e fotografico davvero mozzafiato.
Questa località prende il nome dai 3 grandi faggi secolari caratterizzati da una forma molto singolare.
Inoltre vicino a questi alberi sorge un piccolo santuario dedicato alla Madonna anche questo davvero particolare.
I giochi sinuosi dei tronchi e lo stile celtico dell’altare offrono infatti uno spettacolo sui generis che merita prima di tutto di essere assaporato con i sensi.
Non ti stiamo nemmeno a dire che come punto fotografico è una bomba e che scattando da qui potrai portarti a casa foto suggestive come questa.
Il percorso che porta ai Tre Faggi è semplice e adatto a tutti se ci si arma di un po’ di pazienza.
Ti assicuriamo panorami incredibili tra viste sulle montagne e scorci in mezzo al bosco.
Raggiungere i 3 faggi è semplice, basta seguire il percorso e arrivati nel bosco, al bivio, prendere la strada sterrata a sinistra.
Da qui dovrai procedere per circa 40 minuti tenendo come riferimento le baite sopra di te.
Alla fine, attraversando il pratone sarai arrivato a destinazione, ma sappi che dovrai affrontare l’ultimo pezzo di sentiero in salita!
La nostra esperienza
Visitare il borgo di Arnosto ci ha permesso di immergerci in un’atmosfera suggestiva che ci ha catapultato ai tempi delle antiche popolazioni montane.
L’aria che si respira è colma di storia vissuta e anche se di base il borgo è disabitato, è proprio questo aspetto a renderlo più vivo che mai.
Oltre allo spettacolo delle viuzze ciottolate, potrai godere di panorami mozzafiato e calarti in un ambiente rurale in perfetta armonia con la natura che lo circonda.
Il trekking e la vista dai tre Faggi sono poi stata la perla finale che ha concluso una giornata impegnativa, ricca di vento e di scoperte.
Ti suggeriamo vivamente di visitare questo borgo e i suoi dintorni perché sono un piccolo fiore all’occhiello che, secondo noi, ancora non è valorizzato come meriterebbe.
Per ora ci fermiamo qui, noi ti diamo appuntamento a settimana prossima sempre qui sul blog con un nuovo articolo e ti chiediamo un ultimo attimo del tuo tempo.
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Lele, Sara & Toby