CRESPI D’ADDA
I segreti del villaggio industriale
Hai mai sentito parlare del villaggio di Crespi d’Adda?
In questo articolo ti porteremo a scoprirne la storia e i segreti, nonché gli angoli nascosti più pittoreschi.
Inoltre se vuoi organizzare una gita fuori porta da Milano, Crespi è l’ideale: immersa nel verde e silenziosa ti offrirà l’opportunità di passare un pomeriggio diverso dal solito.
Come facciamo a dirlo? Semplice, prima di proporti un itinerario noi lo proviamo per te! Quindi non ti consiglieremmo nulla che non valga la pena di visitare.
Ma non perdiamo ulteriore tempo, ti lasciamo qui il video della giornata, ma mi raccomando… continua a leggere per scoprire di più su questo villaggio davvero particolare.
Cosa troverai in questo articolo
-
Come arrivare e dove parcheggiare
-
La storia del villaggio
-
Cosa vedere a Crespi d’Adda
-
La nostra esperienza
Come arrivare e dove parcheggiare
Prima di raggiungere questo paesino, devi assolutamente informarti sugli orari in cui è possibile arrivare con la macchina fino all’interno del villaggio.
Infatti, Crespi d’Adda si trova all’interno di una Zona a Traffico Limitato che è attiva da marzo a novembre nei giorni festivi e di domenica dalle 13.00 alle 19.00, mentre il sabato è attiva dalle 13.00 alle 16.30.
Ti lasciamo qui il link al sito dove troverai comunque maggiori informazioni.
Noi siamo riusciti ad evitare la ZTL e abbiamo parcheggiato la nostra auto proprio di fianco alla Chiesa di Crespi.
Da qui inizia il tour!
Dato che abbiamo trovato parecchio traffico lungo la strada e quindi siamo rimasti seduti in auto per parecchio tempo, abbiamo deciso di sgranchirci un po’ le gambe e iniziare la nostra visita dal punto più lontano del villaggio per poi tornare sui nostri passi visitandolo tutto.
Comunque, per non confonderti, andremo con ordine, ripercorrendo la storia di questo piccolo villaggio operaio.
La storia del villaggio
Il villaggio, così come lo si può ammirare oggi, è stato costruito a partire dal 1877 per volere di Cristoforo Benigno Crespi.
Il signor Crespi non scelse a caso questa zona: strategica per la sua vicinanza al fiume Adda, era l’ideale per costruire un cotonificio.
In questo modo era possibile sfruttare l’energia idroelettrica e idromeccanica per alimentare la fabbrica.
Inoltre il fiume era un mezzo di trasporto eccellente per far arrivare la merce prodotta a tutti i paesi che sorgevano lungo il fiume fino ad arrivare a Milano.
Il progetto ambizioso prevedeva infatti non solo la costruzione del cotonificio, ma anche di tutti gli edifici adatti a far vivere gli operai e le loro famiglie.
Ispirandosi a quanto già accadeva in Inghilterra durante la Rivoluzione Industriale, Benigno Crespi pensò a tutto: dalle abitazioni ai servizi come l’ospedale, la scuola e il panifico.
Insomma, nel corso degli anni Crespi divenne un vero e proprio villaggio a misura di operaio.
Ad oggi resta il villaggio operaio meglio conservato in Europa e dal 1995 è stato dichiarato Patrimonio UNESCO.
Pazzesco vero?
Ma esaminiamo ora più nel dettaglio che cosa non puoi assolutamente perderti a Crespi d’Adda.
Cosa vedere a Crespi d’Adda
CIMITERO DI CRESPI
Sì, forse non ti aspettavi di iniziare un tour proprio da un cimitero, ma fidati, resterai sorpes*
Il Cimitero di Crespi d’Adda si trova nella zona sud del villaggio circondato da un alto muro.
Qui venivano seppelliti tutti gli abitanti del villaggio, dal più ricco al più povero, senza distinzioni perché nella morte non conta il ceto a cui si appartiene.
L’unica eccezione è data dall’imponente e maestoso mausoleo della famiglia Crespi che ricorda gli ziqqurat tipici del centro America.
La cosa che sicuramente colpisce è la vasta distesa di piccole lapidi tutte identiche una all’altra che ricoprono l’area su cui sorge il cimitero.
Le prime file sono dedicate ai bambini, mentre quelle più esterne sono contraddistinte da epigrafi che celebrano la vita operosa del defunto (volute probabilmente dai parenti ancora in vita).
La caratteristica di questo posto è sicuramente il silenzio.
Aleggia su ogni cosa, sembra quasi che il tempo si sia fermato ed è impossibile non immaginare tutte le vite che lì sotto trovano pace.
LE CASE DEI DIRIGENTI E DEGLI OPERAI
Come dicevamo prima, il villaggio è formato dalle abitazioni in cui gli operai e le loro famiglie vivevano.
La particolarità di queste case è che c’è una netta distinzione tra le case degli operai e quelle dei dirigenti o comunque delle persone più benestanti.
La classe operaia infatti alloggiava in costruzioni tutte uguali, edifici a schiera posizionate una in fila all’altra di natura modesta ma con ciascuna il proprio pezzettino di verde.
Chi apparteneva ad una classe benestante, invece, possedeva delle vere e proprie villette.
Non solo dall’esterno sembrano quasi dei palazzi in miniatura, ma sono dotate tutte di ampi giardini privati e curati.
Devi infatti sapere che ad oggi molte di queste costruzioni sono abitate (noi abbiamo anche trovato un cavallo che pascolava in uno dei terreni adiacenti ad una villetta!).
CENTRALE IDROELETTRICA
La centrale idroelettrica fu costruita solo nel 1909, più tardi rispetto alla fondazione del villaggio.
La ragione è semplice: la quantità di cotone e merce prodotta richiedeva un incremento di energia e quindi di una vera e propria centrale.
In pratica la richiesta di prodotti era talmente alta che per soddisfarla fu necessario attrezzarsi e non fare più affidamento solo sull’energia derivata dal fiume.
La centrale per ragioni di sicurezza è visitabile solo attraverso visite guidate ed è necessaria una prenotazione.
Per avere più info sui tour guidati puoi cliccare qui.
CHIESA DI CRESPI
La Chiesa di Crespi sorge nella parte nord del villaggio.
Venne costruita volutamente copiando la Chiesa di Santa Maria in Piazza di Busto Arsizio, città natale della famiglia crespi.
L’originale fu progettata da Bramante e quella di Crespi sembra essere davvero un’ottima riproduzione.
Anche le decorazioni interne richiamano in maniera molto fedele quelle della Chiesa di Busto Arsizio e danno il meglio di sé nella cupola.
VILLA CASTELLO
Questo edifico è davvero unico nel suo genere.
Insieme alle svettanti ciminiere, la Villa Castello è l’edifico più vistoso di tutta la città.
Non solo, è visibile anche a chilometri di distanza e questo è dovuto al ruolo che ricopriva e ricopre tutt’ora, ovvero invogliare le persone a visitare Crespi d’Adda.
Fu costruito nel 1893 e volutamente le sue sembianze ricordano quelle di un castello medioevale.
In origine era la villa padronale della famiglia Crespi, nel corso degli anni passò poi nelle mani del Comune di Capriate e per un certo epriodo fu sede di una scuola.
Ad oggi è dichiarato bene immobile di interesse storico.
CURIOSITA’: dalla cima della torre è possibile vedere l’altare all’interno della chiesa (ovviamente se le porte sono aperte). Si dice che la torre fu volutamente costruita in modo da permettere questo allineamento visivo.
La nostra esperienza
Noi abbiamo deciso di visitare Crespi d’Adda in giornata.
Più precisamente siamo arri vati a destinazione all’ora di pranzo circa e abbiamo gustato i nostri pranzi al sacco sulle rive del fiume Adda.
Avventurandoci nel boschetto che affianca il cimitero sulla sua parte destra, siamo arrivati fino alla riva del fiume in una piccolissima rientranza protetta dalle fronde degli alberi.
Dopo aver mangiato abbiamo iniziato il vero tour.
Come ti dicevamo, abbiamo scelto di vistare il villaggio a ritroso, partendo dal cimitero e tornando verso la chiesa.
Oltre che una bella passeggiata in mezzo alla natura, la visita al villaggio operaio è davvero suggestiva perché sembra di vivere in un tempo congelato.
Tutto è rimasto come era in passato e sebbene alcune case siano abitate, la sensazione di star visitando un luogo abbandonato non ci ha mai lasciato.
Alla fine del nostro giro, ci siamo goduti il panorama dal punto panoramico belvedere che sovrasta il villaggio grazie ad una piccola passerella in legno da cui è possibile ammirarlo tutto.
Infine abbiamo aspettato l’ora del tramonto perché, come ben saprai, la luce dorata rende tutto più magico.
E così è stato: i mattoni degli edifici si sono colorati ancora di più di rosso e tutto ha assunto un’atmosfera magica e sospesa.
Ma ora vogliamo chiederti una cosa…
Conosci altri villaggi come questo?
Perché noi non ne abbiamo trovati e ci piacerebbe sapere se da qualche parte questo modello di città in miniatura esiste tutt’oggi.
In pratica ti stiamo dicendo che devi assolutamente visitare Crespi d’Adda perché un posto così di sicuro non lo hai mai visto!
Che aspetti allora?
Mentre ci pensi noi ti diamo appuntamento a settimana prossima sempre qui sul blog con un nuovo articolo e ti chiediamo un ultimo attimo del tuo tempo.
Se non l’hai già fatto seguici sui nostri canali social:
- Instagram per non perderti nemmeno uno scatto o una curiosità sui luoghi che ti mostriamo e le storie giornaliere.
- Youtube dove troverai tutti i nostri video e potrai vivere insieme a noi i momenti principali e i retroscena delle nostre avventure.
- il gruppo privato su Telegram composto da membri esclusivi che ricevono le news prima di tutti.
Non dimenticarti di iscriverti alla news letter attraverso cui ti terremo aggiornato settimanalmente sui contenuti non solo del blog e dei social, ma avrai anche spoiler in anteprima sui viaggi che organizziamo! Inoltre ti aiuteremo a rimanere aggiornato anche rispetto alle news relative al mondo dei viaggi in Italia e non solo!
Noi ti ringraziamo per averci dedicato un po’ del tuo tempo…
Alla prossima avventura!
Lele, Sara & Toby